9 novembre 1989: io non ci sto!

Non ci sono dubbi che il 9 novembre sia una data storica, una svolta epocale assolutamente negativa ma inevitabile. Il mondo bipolare dei due imperialismi sovietico e statunitense ha dato vita ad un black hole che va dal volga fino alla Kamchatka. Il susseguirsi di tensioni economiche in URSS di quel periodo ha originato il cosidetto Mondo degli affari che ha portato Putin al potere. Il mondo degli oligarchi ha creato un nuovo modo di far politica, attraverso il ricatto energetico da cui sono originate le tensioni in Crimea e Ukraina. E molti politici italiani, guidati da mister B. ed esponenti del PD, non hanno trascurato l’importanza delle risorse dell’Eurasia. Il mondo bipolare che non c’è più ha creato la crisi finanziaria di un capitalismo che non produce risorse economiche ma riproduce quella finanziarie dimostratesi virtuali ( i derivati ne sono un pallido esempio). Il mondo occidentale è andato in crisi perché, se prima aveva ragion d’essere come contrapposizione a quello sovietico, adesso mostra tutte le sue incertezze prospettiche. Insomma come immaginare un Travaglio senza Berlusconi: non ha motivo di esistere! Ed in più la fine delle ideologie ci hanno riportato ad un mondo indifferenziato senza originalità o definizione. Io non sono moderato diceva Dario Fo, lo condivido e lo apprezzo: bisogna avere il coraggio delle proprie idee. Superata nostalgia? Forse! Ma evviva allora il confine delineato dove si poteva scegliere, adesso non c’è più neanche questa libertà.