CHIUSE VIRGOLETTE
A chi somiglia il nostro Premier? A Craxi o ad Andreotti? Molti risponderanno Bettino per il suo piglio decisionista. Ebbene no! Basta prendere il testo del Jobs Act dove si legge “revisione delle regole di funzionamento dei contratti di solidarietà, con riferimento all’art.2 DL 30 ottobre 1984, n.726, convertito con modificazioni dalla legge 19 dicembre 1984, n. 863, nonché alla messa in regime dei contratti di cui all’art. 5 commi 2-3 del DL 20 maggio 1993, convertito con modificazioni dalla legge 19 luglio 1993 n.236 ( punto 2 lettera a) sottopunto 8 dell’art 1 del maxi emendamento governativo” . Chiaro vero? Bene, questa esplicitazione legislativa contrasta con la legge 400 del 1988 sulla chiarezza dei testi normativi che impone il riferimento esplicitato alle legge da modificare, sostituire, abrogare o derogare. Insomma il legislatore deve essere messo nelle condizioni di massima chiarezza per poter decidere e quindi si suppone che molti deputati e senatori abbiano votato secondo obblighi di partito senza neanche conoscere la legge, incomprensibile, illeggibile e per questo destinata a finire nelle maglie della Consulta. Governo Decisionista? Nient’affatto, Governo democristiano invece che ricorre all’incomprensibilità opaca resa massima espressione di capacità. Basti pensare agli indecifrabili discorsi di Aldo Moro come ad esempio quello pronunciato al Congresso DC del 1969…. “Certamente non è agevole guidare la Democrazia cristiana, comporla cioè giustamente nel suo interno e condurla ad una vittoriosa battaglia politica. Il compito è difficile, ma non impossibile, solo che si abbia il coraggio di rinunciare ad ogni pretesa di predominio, per ricercare non un mediocre compromesso, una semplice e ben dosata estensione del potere concepito nei termini che abbiamo appena finito di criticare, ma una solida intesa, senza assurde gelosie, sulla base di una precisa linea politica.”… “Per quanto complesse siano le vicende di questi anni e dure le prove affrontate e da affrontare, resta fermo il valore di questo incontro, che sottolinea una felice evoluzione della situazione italiana, mette in contatto ideologie ed esperienze diverse, allarga il respiro della democrazia italiana, offre possibilità, tutt'altro che esaurite, di rinnovamento sociale e politico. A noi non è lecito interferire nella soluzione dei problemi interni di altri partiti. Ma ci sarà consentito di esprimere l'augurio che questo più avanzato equilibrio politico non sia messo in forse e che una forte componente socialista, nella sua dialettica interna, concorra in modo determinante ad affrontare i grandi problemi del nostro tempo.” Chiuse virgolette