19.10.2014 08:56
Il bluff dell’agroalimentare. Vi ricordate il Ministero dell’Agricoltura che nel referendum del 1987 fu abolito? Invece no! Adesso si chiama delle politiche agricole. Ed in cosa consiste la politica agricola? In parte lo vediamo dalla legge di stabilità che stanzia 30 milioni di euro per il periodo 2015/2017, con una dotazione di 10 milioni annui, per il finanziamento del sostegno all'imprenditoria giovanile in agricoltura. In particolare mutui a tasso zero per le imprese agricole condotte da giovani. Altri 30 milioni di euro sono destinati al rafforzamento dei contratti di filiere di distretto per il triennio 2015/2017.
Poi ci fermiamo qui perché nel complesso si verificherà la riduzione delle risorse da 37 a 39 miliardi di euro. In più l’UE, per il cosidetto sostegno accoppiato per le attività agricole in crisi o in via di estinzione, riduce il plafond italiano da 430 milioni a 407 nel periodo 2015-2019.
I capi bovini macellati passano da 1,5 milioni di capi a 1,2 milioni di capi ed aumentano le aree prima destinate alla coltivazione del frumento ed adesso del mais. Insomma un totale stravolgimento dell’agroalimentare che prevede la progressiva derubricazione di questo settore nell’economia italiana.
Insomma un paese agricolo come il nostro destinato a produrre mangime per gli altri paesi europei vede mortificati tutti i suoi pascoli e le produzioni viniviticole ed olearie per le quali non c’è nessun supporto.
Un Paese destinato dunque alla scomparsa se snaturiamo prima la sua vera vocazione che è agricola, trasformiamo dopo in industriale un Paese senza materie prime ( dagli anni cinquanta al duemila), lo riduciamo in miseria nel post-fordismo chiudendo tutte le attività industriali e poi gli strangoliamo l’unica risorsa , quella vera, l’agricola. Grazie Europa!