QUEL 18 APRILE DI 66 ANNI FA
La data del 18 aprile suona significato di sconfitta della sinistra tutta. Quel giorno nel 1948 si è verificata la più clamorosa ed inattesa sconfitta della sua storia repubblicana. 66 anni addietro circa due terzi di secolo, con 12 milioni di voti contro gli 8 del Blocco del Popolo, la DC mantenne il suo potere che poi perderà ignominiosamente nel 1992. Netta fu la sconfitta del Fronte Democratico Popolare, lista che comprendeva sia il Partito Comunista Italiano che il Partito Socialista Italiano. Con circa il 30% dei voti il fronte della sinistra fu fortemente ridimensionato rispetto alle precedenti elezioni. Su questo dato influì pesantemente la scissione socialdemocratica avvenuta un anno prima e guidata da Giuseppe Saragat. Sull'altro fronte la destra, ancora divisa tra liberali, monarchici e i neonati missini, ottenne risultati mediocri perdendo consensi rispetto alle precedenti elezioni.
La sinistra rimerrà in questo scorcio di secolo minoritaria, nel numero dei suoi iscritti, votanti e soprattutto nelle idee che non saranno più quelle dei padri fondatori come Gramsci, Togliatti, Nenni.
Ma in uno scenario sliding doors cosa sarebbe avvenuto se il Blocco del popolo, Fronte Garibaldi avesse vinto? Ovviamente è un futuribile ma una cosa è certa: non ci sarebbe stato il declino dei partiti di massa cui era tenacemente legato Palmiro Togliatti e probabilmente non ci sarebbe stata la UE perché l’Italia non avrebbe mai aderito ad una pseudoconfederazione di stati che adesso ci sta mettendo in ginocchio con la più cocente delle capitolazioni: quella economica.